L’idea parte da un progetto. ASSORUP vuole sostenere attraverso una formazione specifica la professionalizzazione della figura del RUP. In che modo? Semplice, offrendo corsi di formazione in grado di dare un ulteriore valore alle capacità dei Responsabili unici del progetto. Poiché la visione del codice dei contratti pubblici e l’attuazione del PNRR richiedono di incidere sul sistema del procurement nazionale per garantire best practices negli appalti e concessioni realizzati da RUP onesti, competenti e responsabili, appare evidente come questi debbano essere formati nel modo migliore, ma anche che si abbia la certezza che tale formazione possa aver prodotto risultati tangibili e misurabili.
Cos’è la “Patente del RUP”?
Ed ecco che la proposta di ASSORUP di modificare il testo del codice dei contratti pubblici, istituendo la “Patente del RUP”, appare come un’idea quanto mai interessante. Si tratta di una certificazione che viene assegnata sulla base dell’expertise del RUP, riconosciuta universalmente.
La “Patente dei RUP” viene suddivisa in quattro livelli di competenza: base, intermedio, avanzato ed esperto. Al fine di ottenere il certificato relativo, il RUP è tenuto a sostenere un esame scritto e, per le competenze avanzato ed esperto, orale.
Per accedere all’esame ed ottenere la “Patente dei RUP”, sono necessari i titoli di studio ed una buona esperienza pregressa. I contenuti e le modalità della valutazione verrebbero definiti da ANAC, d’intesa con la Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA), che si avvale anche della collaborazione di Università pubbliche o private.
Il fine ultimo del conseguimento della “Patente del RUP”, è quello non solo di garantire alle stazioni appaltanti che se ne avvarranno di professionisti qualificati e certificati, ma anche di tutelare i RUP stessi attraverso una formazione che gli permetta poi di lavorare serenamente ricevendo i doverosi incentivi che troppo spesso non vengono riconosciuti.