In un recente intervento nel convegno su innovazione e sostenibilità organizzato dall’Università di Tor Vergata, ASSORUP ha aperto la riflessione sulla responsabilità sociale del RUP, della persona, prima ancora che delle stazioni appaltanti. Tramite gli appalti è possibile realizzare interessi pubblici che vanno oltre la mera acquisizione. Ma soltanto RUP competenti e responsabili possono individuare gli strumenti utili per favorire politiche ambientali, sanitarie o sociali negli appalti.
Sul tema della responsabilità sociale nel procurement pubblico il Presidente avv. Daniele Ricciardi e la consigliera arch. Maristella Babuin hanno incontrato oggi l’on. Massimiliano Maselli, Assessore Servizi sociali, Disabilità, Terzo Settore, Servizi alla Persona della Regione Lazio. La riunione è stata anche l’occasione per presentare la proposta della patente del RUP.
Nel triennio 2020-2022 la Regione Lazio ha effettuato una spesa in appalti di 9,7 miliardi di euro attraverso oltre 6.500 procedure, coinvolgendo dipartimenti e strutture in cui operano circa 400 Responsabili Unici del Progetto. Nei primi 4 mesi del 2023 la spesa è stata di 469 milioni di euro.
L’attenzione ai temi sociali ed ambientali, ai quali l’assessore Maselli si è mostrato estramente attento e sensibili, resa ancora più rilevante dalle disposizioni in materia di PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), non può essere introdotta soltanto con meri adempimenti (circolari amministrative o linee guida interne) ma richiede lo sviluppo di una cultura organizzativa dove la questione sociale investe le persone ancor prima degli uffici e dei procedimenti.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate diverse possibili scenari per una migliore gestione degli appalti di servizi sociali, dei CAM, delle clausole sociali e di modelli di parternariato che possono essere realizzati per assistere le persone più fragili o svantaggiate presenti sul territorio regionale.