E così è arrivato anche il provvedimento correttivo al Codice dei contratti pubblici, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2024, con il decreto legislativo n. 209. Dopo mesi di convegni e conferenze è arrivato il momento di interpretare ed applicare le nuove disposizioni che impatteranno sul decreto n. 36 del 2023.
Non è rimasta priva di effetto l’intensa attività di ASSORUP per richiedere un intervento del Parlamento e del Governo sulla disciplina dei responsabili unici del progetto. Dopo le richieste contenute nei pareri parlamentari l’Esecutivo ha approvato il nuovo articolo 4 del decreto correttivo così modifica l’art. 15 comma 2 del Codice: “Resta in ogni caso ferma la possibilità per le stazioni appaltanti, in caso di accertata carenza nel proprio organico di personale in possesso dei requisiti di cui all’allegato I.2, di nominare il RUP tra i dipendenti di altre amministrazioni pubbliche“.
Si rafforza la necessità che il personale abbia i requisiti di legge per essere nominato, riducendo l’ambiguità contenuta nell’allegato al Codice. Si potrà quindi scegliere sul “mercato” il responsabile unico del progetto più adatto alla procedura. Finalmente si potranno fare selezioni per scegliere un RUP. Oppure si potrà attingere da un elenco pubblico? In ogni caso appare difficile che tale disposizione, già in vigore per gli appalti delle sedi estere (art. 4 comma 2 del Decreto MAECI n. 192 del 2017), trovi ampia applicazione, soprattutto per i contratti di valore inferiore alle soglie europee.
Possiamo considerare l’intervento una reale apertura verso la “professionalizzazione” del RUP? In attesa di nuovi interventi al riguardo ASSORUP proseguirà nel 2025 il suo impegno per ottenere che ogni dipendente impegnato nell’attività contrattuale sia adeguatamente formato, certificato nelle sue competenze e incentivato per il risultato.