ASSORUP ha partecipato, con il Presidente avv. Daniele Ricciardi, al Convegno promosso da SECURINDEX con il patrocinio di AIPS – AIPSA – AISS – ANIVP – Laboratorio per la Sicurezza sul tema degli appalti nel settore della sicurezza e della vigilanza.
Il dibattito ha preso le mosse dalle recenti vicende di commissariamento che hanno messo sotto i riflettori il dissesto determinato dallo “sfruttamento” del personale da parte di alcuni istituti di vigilanza. Con la moderazione magistrale di Raffaello Juvala sono intervenuti i rappresentanti di importanti committenti pubblici e privati. In particolare nella sessione dedicata agli appalti pubblici ha coordinato la tavola rotonda l’avv. Francesca Grillo offrendo spunti di riflessione sul tema dei criteri di aggiudicazione, l’anomalia dell’offerta. Gli avvocati e dottori di ricerca Riccardo Bianchini e Gianluca Formichetti, nonché gli avvocati Ezio Moro e Antonio Pagliano hanno consentito un approfondimento sul self-cleaning, la rinegoziazione del contratto e le opportunità offerte dalla certificazione degli operatori. La sessione con i committenti privati e gli operatori è stata gestita, con uno sguardo al futuro, di Giuseppe Mastromattei.
“La progettazione di un appalto in questa categoria merceologica richiede competenze trasversali sulle procedure ma anche la capacità di analizzare il mercato in maniera approfondita per evitare che la PA contruibuisca alle degenerazioni alle quali abbiamo assistito, dove le offerte economiche eccessivamente ribassate hanno determinato la violazione dei diritti dei lavoratori ad una giusta retribuzione da parte di alcuni operatori”.
La congruità del prezzo dipende dalla competenza del RUP
Ha precisato il Presidente di ASSORUP: “Solo il dialogo tra RUP e operatori economici può garantire una gara corretta con un esito positivo per entrambi. La congruità del prezzo è interesse comune: la stazione appaltante porta a casa la corretta esecuzione e l’impresa ottiene l’adeguato corrispettivo”. E’ necessario però avere RUP preparati. L’istituzione della “patente del RUP” risponde a questa esigenza.
Le imprese possono ora finanziare la formazione dei RUP
Dal palco della Fiera di Milano l’avv. Ricciardi ha poi lanciato una proposta, che pare più una provocazione: “Se lo Stato non investe sulla formazione, allora invitiamo le imprese a sostenere #adottaunrup . Far crescere le competenze è interesse di tutti! Se ogni impresa adottasse un RUP facendosi carico del costo della formazione di mille euro all’anno, avremmo procedure migliori a beneficio dei cittadini”, ha concluso il Presidente di ASSORUP che ha invitato le 200.000 imprese interessate al settore degli appalti a prendere seriamente in considerazione l’iniziativa.