ASSORUP a Brindisi al convegno “Legalità, sicurezza e qualità nelle opere pubbliche alla luce del correttivo 209/24”: l’intervento del Presidente Ricciardi


Si è svolto oggi a Brindisi il convegno intitolato “Legalità, sicurezza e qualità nelle opere pubbliche alla luce del correttivo 209/24”, in cui si sono confrontati in un tavolo di discussione istituzioni, esperti di diritto amministrativo e professionisti del comparto delle opere pubbliche per valutare le nuove normative e il loro impatto operativo, a seguito del correttivo al Codice dei contratti, approvato a dicembre dello scorso anno.

Tra i temi trattati, la qualificazione degli operatori economici, l’equo compenso ed equo ribasso nei servizi tecnici, le competenze del Rup e i requisiti tecnici e la sfida del BIM, il ruolo centrale del CCT nel correttivo nella risoluzione delle riserve e quindi del raggiungimento del principio di risultato, oltre ad ipotizzare possibili modifiche al correttivo stesso.

“Siamo qui per promuovere un’alleanza tra coloro che quotidianamente operano per costruire il futuro. Nel 2024 la spesa in appalti è stata di 450 miliardi di euro e questo ha rappresentato un investimento che i cittadini hanno messo a disposizione della politica per realizzare infrastrutture e servizi grazie al mercato, che offre lavoro ed opportunità alle famiglie italiane”.

Con queste parole è intervenuto il Presidente di ASSORUP, Avv. Daniele Ricciardi nel convegno organizzato da ANCE Brindisi, del Presidente Dott. Angelo Contessa, con il patrocinio degli ordini professionali, alla presenza degli Onorevoli Erica Mazzetti e Marco Simiani.

“Amministratori, imprenditori, lavoratori e RUP, nei rispettivi ruoli, devono impegnarsi per la redazione di regole chiare, ma soprattutto per garantire strumenti operativi adeguati per prendere le giuste decisioni”, ha proseguito Ricciardi, il quale ha poi concluso: “La formazione dei RUP è un presupposto indifferibile perché i progetti da realizzare siano corretti e implementabili. Occorrono fondi , non più parole. Se lo Stato non investe allora lo faccia il mercato, individuando tempi e modi. ASSORUP sarà pronta ad aprire ogni utile confronto perché, evitando i soliti sprechi e favoritismi, si realizzi un vero piano di professionalizzazione dei RUP”.

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