Si è tornati a parlare di BIM nel seminario di ASSORUP organizzato in collaborazione con Harpaceas. Il titolo era “L’obbligo di verifica nella progettazione in BIM” e si è svolto il 19 febbraio.
L’obiettivo dell’evento era quello di approfondire il tema dell’obbligo di verifica della progettazione in modalità BIM in accordo al D. Lgs. 36/2023, nonché ai contenuti del D. Lgs. 209/2024, il correttivo al Codice dei contratti Pubblici, un aggiornamento normativo che incide profondamente sulla gestione degli appalti e sull’adozione dei Metodi e Strumenti di Gestione Informativa Digitale (BIM) e della digitalizzazione nei processi di gestione e controllo del procedimento.
Negli ultimi anni, il quadro normativo italiano ha subito significative evoluzioni con l’obiettivo di aumentare efficienza, trasparenza e qualità nella gestione delle opere pubbliche. Tale obiettivo è raggiungibile attraverso l’attuazione di metodi di coordinamento e di verifica esplicitate nella normativa tecnica nazionale UNI 11337 e nelle prescrizioni contenute nell’allegato I.9 del Codice dei Contratti Pubblici che interessano stazioni appaltanti, operatori economici e professionisti del settore AECO (Architecture, Engineering, Construction and Operations).
Durante il seminario, di cui è stata relatrice l’Ing. Noemi Rende, Project Manager – BIM & Digitalisation Consulting Services Department di Harpaceas, è stato analizzato l’insieme delle procedure che consentono di attuare l’attività di verifica della progettazione con metodi e strumenti di gestione informativa digitale e il relativo impatto sugli appalti pubblici, nonché le implicazioni operative per le Stazioni Appaltanti e per i professionisti del settore.
Al termine del seminario i partecipanti hanno avuto strumenti concreti per affrontare al meglio la verifica in BIM, trasformando gli obblighi normativi in opportunità di crescita e innovazione, definendo le migliori strategie per l’adeguamento ai requisiti e best practice per una gestione digitale efficiente.