È il momento di fare e non solo di parlare, ma soprattutto di essere RUP al 100%. L’11 Febbraio, Giornata Nazionale del RUP, ha voluto porre l’accento sul senso di appartenenza alla categoria e sulla necessità assoluta di sostenere progetti formativi e di certificazione, che supportino l’attività dei professionisti degli appalti, anche dal punto di vista legale.
In tutta Italia, dalla Lombardia alla Toscana, dall’Abruzzo alla Puglia, fino alla Sicilia, gli ambasciatori di ASSORUP hanno dato vita a convegni e confronti che hanno avuto al centro del dibattito il ruolo del RUP e l’evoluzione che questa figura professionale sta sperimentando negli ultimi mesi, anche alla luce del correttivo al Codice dei contratti, approvato lo scorso dicembre e che ha condiviso l’idea dell’Associazione di permettere ai RUP di essere “esternalizzati” dalle Stazioni Appaltanti. Ma soprattutto, nella parte in cui si fa riferimento alla certificazione dei RUP, di fatto si promuove l’idea della Patente del RUP, autentico cavallo di battaglia di ASSORUP.

A Roma, nella splendida sede del CNEL, il concetto di “fare rete” è stato evocato dai vari relatori che si sono susseguiti e rilanciata dall’intervento graditissimo, a sorpresa, del Presidente del CNEL Prof. Renato Brunetta. Dal Presidente del’ANAC Prof. Giuseppe Busia, a quello del Formez PA Dott. Giovanni Anastasi, del Cons. Giuseppe Maria Mezzapesa della Corte dei Conti, dal Segretario generale del CNEL Dott. Massimiliano Monnanni, fino al Capo di Gabinetto del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Avv. Paolo Grasso, preceduti dai saluti istituzionali dell’On. Erica Mazzetti della Commissione LLPP della Camera dei Deputati, tutti hanno voluto alimentare l’idea di un RUP essenziale per l’economia italiana e e su come questa figura debba essere tutelata e sostenuta anche dalla “rete” stessa.

Ultimo intervento è stato quello del Presidente della IV Sezione del Consiglio di Stato Luigi Carbone che ha voluto fare un paragone automobilistico, per spiegare il ruolo del RUP moderno, in cui i primi sono i RUP e le seconde sono le imprese, a sottolineare l’essenzialità del valore dei professionisti rispetto al risultato atteso.

Il discorso del Presidente Ricciardi
La seconda Giornata Nazionale del RUP è stata introdotta dal Presidente di ASSORUP, Avv. Daniele Ricciardi, con un discorso che riassume concetti alla base dell’attività dell’Associazione e del supporto che la stessa può offrire ai RUP.
Ringrazio il Presidente Brunetta che ha voluto mettere a disposizione questa prestigiosa sede per celebrare la Giornata nazionale del responsabile unico del progetto. Ringrazio i rappresentanti delle istituzioni che hanno voluto essere presenti oggi qui a Roma e nelle dodici sedi dove si svolgeranno analoghe iniziative per approfondire il ruolo del RUP nel settore dei contratti pubblici. Da Udine ad Agrigento, stiamo unendo l’Italia con eventi in Puglia e Liguria, Lombardia e Campania, Piemonte e Valle d’Aosta, Abruzzo, Umbria e Marche. Addirittura due eventi in Toscana. Lanciando la seconda Giornata nazionale del Responsabile Unico del Progetto, lo scorso ottobre al Congresso nazionale di ASSORUP, abbiamo usato un motto semplice ma efficace: “Io sono RUP”. Per trent’anni il RUP non ha avuto una comunità che lo accogliesse, lo supportasse e lo rappresentasse. La nascita di ASSORUP, a dire di molti, ha colmato questo vuoto con uno sviluppo rapido ed inaspettato. Oltre mille associati, con 60 nuove iscrizioni solo dal mese di gennaio 2025 e decine di Stazioni Appaltanti che stanno valutando l’adesione collettiva del proprio personale. Il merito di questo risultato va al Centro Studi ed alla rete di Ambasciatori che saranno sempre più importanti per lo sviluppo associativo. “Io sono RUP” è il modo di affermare la rilevanza di questo incarico nella vita di ogni amministrazione pubblica senza alcuna volontà di sminuire altri ruoli e funzioni. “Io sono RUP” intende innanzitutto manifestare il senso di appartenenza allo Stato e di ricordare quel giuramento che le leve più giovani non hanno effettuato al momento di prendere servizio. È forse giunto il momento di reintrodurre tale giuramento? Un rito che può contribuire a ricostruire la cultura organizzativa improntata all’etica ed al servizio, più volte richiamata anche nei Piani nazionali anticorruzione dell’ANAC. “Io sono RUP” in questo 11 Febbraio 2025 ha il compito di ricordare la centralità della figura del Responsabile Unico del Progetto e quindi la necessità di sostenerlo e tutelarlo, di formarlo ed incentivarlo, perché senza RUP si fermano lo Stato e il Mercato.
Abbiamo un regalo per festeggiare questa importante occasione. ASSORUP ha deciso di mettere a disposizione un servizio di supporto al RUP, troppo spesso solo ed isolato nel prendere decisioni importanti con pressioni di varia natura. In collaborazione con ASSOCOUNSELING, gli associati che ne sentono la necessità, potranno ora confrontarsi con esperti counselor che li sosterranno e li aiuteranno a gestire l’attività lavorativa con professionalità e coscienza.
In conclusione, “Io sono RUP” non appartiene più ad ASSORUP, così come la Giornata nazionale che andiamo a celebrare. L’11 Febbraio 2025 verrà ricordato invece come la ricorrenza nazionale per gli iscritti e i non iscritti. Ogni anno questo “rito” sarà l’occasione per riunirsi un paio d’ore in ciascuna Stazione Appaltante per confrontarsi, riflettere assieme, proporre e decidere come migliorare la qualità della vita del RUP in armonia con le altre funzioni organizzative delle Stazioni Appaltanti.

L’annuncio a sorpresa del Presidente Ricciardi
Al termine del convegno, il Presidente Ricciardi ha poi dato una notizia importantissima. “Oggi è stata protocollata presso il Consiglio Regionale del Lazio, una legge regionale relativa all’elenco dei RUP. Un’iniziativa nata a seguito della Conferenza che abbiamo svolto lo scorso 21 gennaio e che intende raccogliere la sfida del correttivo che prevede la possibilità di ricorrere ai RUP di altre PA nel momento in cui non ci siano competenze da parte della Stazione Appaltante. Per questa proposta ringrazio la Consigliera Micol Grasselli che ha voluto fortemente portarla avanti. Questo sarà un primo punto per continuare a ragionare nella realizzazione di elenchi di professionisti di qualità”.
