Il Presidente di ASSORUP è intervenuto oggi al convegno promosso dal Consorzio Leonardo Lavori Servizi ed aperto dal Presidente dott. Gino Giuntini. Assieme ad altri illustri relatori sono stati analizzati gli istituti in cui il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (d.lgs.36/2023) promuove un punto di incontro tra la Stazione Appaltante e Operatore Economico. Sono stati inoltre approfonditi gli aspetti della nuova disciplina che ancora non hanno trovato un approdo definitivo.
Trattando il nuovo soccorso istruttorio il dott. Riccardo Savoia, Presidente della sezione di Latina del Tar Lazio, ha chiarito che la nuova regolamentazione dei principi rafforza i vincoli di collaborazione della Stazione Appaltante. L’avv. Antonietta Favaro ha relazionato sul principio della conservazione dell’equilibrio del contratto osservando che negli ultimi anni si sono verificate diverse cause straordinarie ed imprevedibili tali da richiedere una rinegoziazione: RUP ed imprese devono trovare il giusto equilibrio. Infine l’avv. Matteo Valente ha affrontato, codice alla mano, la disciplina dell’avvalimento e del subappalto. Il nuovo codice introduce l’avvalimento premiale, ossia degli elementi poste a valutazione dell’offerta, oltre alla disponibilità dei requisiti di capacità speciale. I lavori sono stai moderati impeccabilmente dall’avv. Marco Orlando, anche lui dello studio legale AOR Avvocati.
Nel suo intervento l’avv. Ricciardi si è soffermato sulla centralità che il nuovo codice assegna al ruolo del RUP. Il passaggio dal “procedimento” al “progetto” deve diventare l’occasione per costruire maggiore professionalità. Il RUP non è più semplicemente un funzionario istruttore ma è ormai un professionista in quanto disegna la strategia del processo di approvvigionamento, prende decisioni fondamentali e coordina il lavoro dei collaboratori negli appalti più complessi.
Sempre più necessaria la Patente del RUP
Per tale ragione ASSORUP ha chiesto al governo di attivare un tavolo tecnico in cui discutere sulla proposta di Patente del RUP che è stata illustrata in occasione del Congresso nazionale del 6 e 7 ottobre. Il nuovo Codice conferma l’ambiguità di una nomina che può essere fatta, in ultima istanza, in assenza di requisiti di esperienza e di titoli. La scelta del RUP, secondo la nostra Associazione, deve invece avvenire sulla base di una certificazione delle competenze (la patente), come avviene per tutti coloro che si abilitano ad una professione.
Nel settore pubblico e privato, ogni organizzazione ha una funzione di staff dedicata agli appalti. Il procurement pubblico deve riconoscere questa funzione non più come semplice incarico per ogni procedura, ma come categoria professionale. Un professionista chiamato a dialogare con le imprese, nella consapevolezza che il settore degli appalti ha un valore superiore a 300 miliardi di euro, rappresentando una fetta importante del prodotto interno lordo del nostro Paese.
Lavorare su nuove linee guida per il facility management
A seguito del dibattito che le relazioni hanno suscitato il Presidente di ASSORUP ha invitato il Consorzio Leonardo SL a farsi promotore, assieme ad altre associazioni di categoria interessate, per l’istituzione di un gruppo di lavoro che proceda ad una revisione della disciplina delle gare nel facility management allo scopo di fornire a RUP ed alle imprese delle linee guida. E’ necessario introdurre uno strumento che prenda atto della necessità di lavorare sulla qualità dei servizi, abbandonando la ricorsa al prezzo più basso anche in caso di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa. Fermo il ruolo dell’Autorità Nazionale Anticorruzione nel provvedere con atti generali, soltanto l’impegno di coloro che sono sul campo può consentire di professionalizzare il RUP e l’Operatore Economico in un settore che muove diversi miliardi di euro l’anno.