Con la partecipazione dell’avv. Veronica Navarra, coordinatrice dell’Ufficio Studi di ASSORUP, si è svolto oggi un importante evento relativo all’anno giubilare 2025 che porterà a Roma investimenti per oltre un miliardo di euro.
Il convegno è stato aperto dal Presidente dell’ANAC, prof. Giuseppe Busia il quale ha posto in rilievo la grande occasione rappresentata dal Giubileo ma anche i seri rischi che possono essere mitigati soltanto mediante: qualificazione, trasparenza e collaborazione.
Nel panel dedicato alle strategie e strumenti per un traguardo da coondividere si sono confrontati esperti di chiara fama, come il prof. Arturo Cancrini, assieme al Presidente di Federappalti, dott. Andrea Galoni, e all’ing. Federico Macchi in rappresentanza di OICE. Sono state evidenziate le difficoltà prodotte dalla burocrazia e dalla normativa (si pensi alla recente disciplina dell’equo compenso) nonché le opportunità del ricorso al collegio consultivo tecnico per dirimere le controversie.
L’avv. Navarra ha sottolineato la centralità del RUP nel sistema di realizzazione di un contratto pubblico. Si tratta di un dato incontrovertibile. Il Responsabile unico del progetto ha il compito di realizzare “presto e bene”, svolgendo funzioni di project management che richiedono competenza ed esperienza e implicano l’assunzione di rilevanti responsabilità.
Se questo è vero per qualunque contratto pubblico, l’esigenza di impiegare RUP efficaci ed esperti diventa indispensabile quando si tratta di realizzare interventi con scadenza definite e indifferibili, come nel caso delle opere previste per il Giubileo 2025.
Le priorità per un sistema dei contratti pubblici più efficace
A tal fine, ASSORUP si propone come luogo di selezione e diffusione di best practices nello svolgimento del ruolo del RUP, al fine di offrire soluzioni ai numerosi problemi applicativi ancora irrisolti. Inoltre la nostra Associazione ha indicato tre direttrici per rispondere a questa esigenza:
- la Formazione: è necessario mettere a disposizione dei RUP adeguati programmi di formazione, che siano calibrati sulle specifiche esigenze di tale figura professionale. Una formazione continua, periodica e costantemente aggiornata.
- la “patente del RUP”: una certificazione delle competenze del RUP divisa in 4 livelli, in modo da avere uno strumento, anch’esso soggetto a periodica revisione, che rappresenti una guida anche per la nomina dei RUP, specie in circostanze particolari, come la realizzazione delle opere del Giubileo o il PNRR.
- l’istituzione di un albo nazionale dei RUP, ai quali ogni stazione appaltante potrebbe attingere ove abbia necessità di specifiche competenze ed esperienza.
ASSORUP ha diretta esperienza del gran numero di RUP, anche di grande esperienza, che manifestano difficoltà ad accedere alla formazione ovvero ad una formazione adeguata alle esigenze specifiche, che si trovano ad essere nominati RUP in procedimenti non adeguati alle competenze possedute, ovvero con carichi di lavoro non correttamente calibrati rispetto alla concreta possibilità di gestirli. L’attuazione di tali proposte rappresenterebbe una risposta alle problematiche indicate, che avrebbe certamente l’effetto di migliorare l’intero procedimento realizzativo.